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L’arte in presenza: il Palazzo Arese Borromeo

Scritto da Alessandro Rossi | Jan 17, 2022 7:59:59 AM

Al potente giurista, presidente della magistratura e presidente del Senato milanese, Bartolomeo III Arese (1610-1674) si devono le principali vicende edilizie e decorative di Palazzo Arese Borromeo a Cesano Maderno.

Queste rientrano in un’articolata e strategica attività di committenza che Bartolomeo III esercitò, sia a titolo privato sia come detentore di pubblici uffici, soprattutto nella città di Milano, facendo edificare e decorare chiese e palazzi.

Galleria delle statue

Il palazzo di Cesano Maderno rientra così all’interno di una studiata “presa del territorio” lombardo che punta a lasciare un segno nell’immaginario dei suoi abitanti proprio attraverso un apparato iconografico diffuso e condiviso nei vari edifici di pertinenza del giurista. Apparato iconografico incentrato sulla formazione stessa dell’Arese, la giurisprudenza e, ancor più, in senso elevato e sublimato, la Giustizia.

Salone dei Fasti romani

Le immagini simboliche e allegoriche, cristiane e pagane, che Bartolomeo fa raffigurare nei suoi edifici, reclutando le migliori maestranze locali dell’epoca, si incaricano di veicolare il messaggio di monito morale che la giustizia impone, responsabilizzando i governanti ad agire per il bene comune.

 

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Si capisce allora come, ancora una volta, le immagini (e quelle artistiche in particolare) nel corso della loro millenaria storia rivestono un ruolo primario nella comunicazione umana facendo leva sui due principali aspetti che la connotano: la ragione e l’emozione, il messaggio razionale/erudito e il modo in cui questo viene veicolato intercettando la sensibilità emotiva dell’osservatore.

Galleria delle statue

Palazzo Arese Borromeo, quasi interamente affrescato con immagini consapevolmente realizzate per “agire” silenziosamente sui loro osservatori, per esercitare cioè su di essi il loro congiunto potere emozionale e pedagogico (si vedano in particolare la Sala Aurora, il Salone dei Fasti romani, la Galleria delle statue e il Ninfeo, solo per citare gli ambienti più sorprendenti), si fa un eccezionale laboratorio per addestrare lo sguardo a prendere sempre più coscienza del “potere delle immagini”.

Sala Aurora

Chi visita un tale ambiente potrà intuire quanto il pensiero non possa che assumere forme diversificate, che non si incarnano necessariamente nel solo logos, nella parola, nell’argomentazione, ma anche nell’immagine, in una forma cioè diversa, quasi inappropriabile dall’intelletto, eppure frutto di questo e fonte di messaggi altrettanto sofisticati perché filtrati dalla sensibilità estetica. Sensibilità che necessita di essere educata non solo ai fini di una formazione propriamente storico-artistica ma anche, e soprattutto, come forma di un imparare a immergersi con consapevolezza critica in quella che oggi viene definita “iconosfera”.

Aula 8

La questione non è solamente quella di imparare a guardare, a leggere e a interpretare la contemporaneità ma anche quella di vedere con occhi nuovi (e inevitabilmente contemporanei) i tesori che il passato ci ha lasciato in eredità sotto forma di beni materiali e di beni immateriali, riconoscendo l’assoluta compenetrabilità e complementarietà dei due aspetti: quello materiale (storia, manufatti artistici, documentazione, ecc.) e quello immateriale (pensiero, idee, usi, costumi, filosofia, ecc.).

Galleria inferiore

Palazzo Arese Borromeo sarebbe così da intendersi come “simulatore”, unico nel suo genere, di tale “iconosfera”. Non un asettico simulatore virtuale ma un vero e proprio microcosmo, un contenitore architettonicamente reale (di cui avere cura e rispetto) capace di garantire un’immersività nelle immagini, non subita ma consapevole.

Scalone di rappresentanza Sud-Ovest

 

References

  • M. Di Monte, Iconosphere, in International Lexicon of Aesthetics, Spring 2018 Edition, https://lexicon.mimesisjournal.com/archive/2018/Iconosphere.pdf
  • D. Freedberg, Il potere delle immagini. Il mondo delle figure: reazioni e emozioni del pubblico, Einaudi, Torino 2009.
  • A. Spiriti, Palazzo Arese Borromeo a Cesano Maderno, ISAL, Cesano Maderno 2000.