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San Raffaele: primo intervento al cervello con un robotiscopio

Scritto da Team Comunicazione UniSR | Oct 7, 2020 3:00:00 PM

La piattaforma completamente digitale e comandata attraverso i movimenti della testa del chirurgo rappresenta il futuro della chirurgia dinamica. L’operazione eseguita dal Prof. Mortini, Ordinario di Neurochirurgia UniSR.

Nei giorni scorsi all’IRCCS Ospedale San Raffaele è stato eseguito con successo – per la prima volta al mondo – un intervento neurochirurgico di rimozione di un tumore cerebrale con l’utilizzo di un robotiscopio, ovvero un dispositivo digitale robotico di visualizzazione tridimensionale a controllo digitale.

L’operazione è stata eseguita dal Professor Pietro Mortini, Ordinario di Neurochirurgia all’Università Vita-Salute San Raffaele e Primario di Neurochirurgia, insieme alla sua équipe.

La paziente, una donna il cui tumore benigno (meningioma) era stato diagnosticato due mesi fa, sta bene ed è stata già dimessa dall’ospedale.


L’intervento in prima mondiale

L’intervento è stato eseguito su una paziente affetta da meningioma, un tipo di neoplasia benigna che rappresenta circa il 15-20% di tutti i tumori cerebrali e colpisce prevalentemente persone di sesso femminile di mezza età.

L’operazione, durata poco più di un’ora, è stata condotta con una tecnica unica nel panorama mondiale, basata sull’utilizzo di un robotiscopio, ossia un microscopio-robot controllato completamente da remoto grazie ai movimenti della testa del chirurgo.

La tecnologia, appena arrivata in Italia al San Raffaele di Milano, è composta da due strumenti principali: un braccio robotico ad alta precisione, alla cui estremità è montato un gruppo di telecamere che trasmettono immagini video tridimensionale in tempo reale, e un casco (Head-Mounted Display, HMD), indossato dal chirurgo con 2 microschermi incorporati per la visualizzazione del campo operatorio e la gestione remota del sistema robotico.

Il chirurgo, infatti, tramite piccoli e semplici movimenti della testa può impartire i comandi al braccio robotico grazie a dei sensori di posizione ed accelerometri contenuti nel casco che indossa.

I vantaggi della tecnologia

Negli ultimi anni la neurochirurgia ha fatto passi da gigante per la cura dei tumori cerebrali. Ad oggi l’utilizzo degli strumenti di magnificazione ottica come il microscopio è considerato un elemento fondamentale.

Spiega il professor Mortini:

Il robotiscopio presenta molteplici vantaggi per quanto riguarda l’ingrandimento del campo operatorio. In particolare il chirurgo può agire in maniera continuativa senza interruzioni per la regolazione degli ingrandimenti e della messa a fuoco grazie alla speciale tecnologia che consente di modificare tutte le impostazioni dell’apparecchio con semplici movimenti della testa che vengono tramutati in movimenti del braccio robotico e delle telecamere tridimensionali ad alta risoluzione.

Conclude il professore:

Abbiamo iniziato operando un meningioma, ma il campo di applicazione di questa nuova tecnologia sarà tutta la neurochirurgia con una notevole riduzione dei tempi dell’operazione, una maggior precisione, il tutto a vantaggio dei pazienti.

 

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