Mare, neve, alta montagna…in estate i nostri occhi sono maggiormente esposti al sole. La luce che raggiunge e penetra l’occhio umano è suddivisa in spettro visibile (tra i 380 nm e i 780 nm) e spettro non visibile (che include i raggi ultravioletti e i raggi infrarossi).
I raggi ultravioletti (UV) sono molto dannosi in quanto vengono assorbiti dalla cornea e dal cristallino degli individui adulti, mentre la luce blu (compresa tra lo spettro del visibile e i raggi UV) penetra il cristallino danneggiando la retina.
Perché è importante proteggere gli occhi d’estate? In che modo ci possiamo esporre al sole in sicurezza? Quali sono le caratteristiche ottimali di un occhiale da sole? Risponde il Dott. Francesco Loperfido, Responsabile del Servizio di Oftalmologia Generale dell’IRCCS Ospedale San Raffaele.
In estate gli occhi sono esposti a un eccessivo contatto (diretto o indiretto) con i raggi UV. Questa esposizione, più frequente al mare, sulla neve o in alta montagna, può determinare una congiuntivite attinica, cheratiti dolorose e fotofobia: è quindi necessario proteggere gli occhi in maniera adeguata.
In particolare, bisogna prestare attenzione a due categorie:
Una regola generale valida per tutti è di adeguare la protezione dei nostri occhi in relazione al luogo di villeggiatura: la quantità di raggi UV è diversa a seconda che siamo in città, al mare o in montagna, e la qualità della protezione deve perciò essere differente.
In altissima montagna, ad esempio, bisogna scegliere occhiali con lenti specchiate che schermino dai raggi UV ma anche dalla luce blu che raggiunge le vette, e che si adeguino in maniera efficiente agli sbalzi climatici. Se ci rechiamo in luoghi molto ventosi potremmo preferire un occhiale curvo. Al mare invece è meglio scegliere una lente polarizzata, che toglie i riflessi dell’acqua; un colloquio con l’ottico permetterà di personalizzare l’occhiale a seconda delle nostre esigenze.
È anche molto importante identificare il tipo di lente in base a un eventuale difetto visivo: a volte, le lenti verdi possono causare nausea nei soggetti con una forte miopia, viceversa nei soggetti molto ipermetropi possono dare nausea le lenti marroni. In terza età possono risultare utili le lenti fotocromatiche o intelligenti, che modificano il proprio colore passando da completamente trasparenti all’interno delle nostre abitazioni, a parzialmente colorate in auto (buona parte dei raggi UV viene assorbita dal parabrezza della macchina) a molto scure quando ci troviamo all’esterno.
Sì; gli occhi chiari devono essere protetti con maggiore attenzione perché possiedono meno pigmento a livello dell’iride e della retina, due epiteli che contribuiscono di pari passo a difendere i nostri occhi.
Non esiste un “occhiale perfetto”, ma è possibile identificare alcune caratteristiche che lo rendono ottimale:
Pochi spunti ma importanti: