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Cadono le foglie, alziamo le energie

Vita da studente

Cadono le foglie, alziamo le energie

21 ott, 2020

Molti di noi avranno sentito, dalle nonne soprattutto, raccomandazioni del tipo “mi raccomando riguàrdati, arrivano i primi freddi dell’autunno”.

In effetti la saggezza popolare ha intuito, dai tempi più remoti, che l’autunno è un periodo in cui dobbiamo prenderci cura di noi in maniera particolare, per poter affrontare i rigori dell’inverno con le energie ben ricaricate.

Cosa fare quindi?

1) Zucca

La zucca, come altre verdure della stagione autunnale (topinambour; crocifere, ovvero la famiglia dei cavoli; sedano rapa; barbabietola; ecc.), è l’ideale per ricavare dal cibo un delicato, ma persistente effetto riscaldante, quindi un ottimo rimedio casalingo per rinforzare le difese nei confronti delle malattie invernali da raffreddamento.

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2) Zuppa

In questa stagione, iniziamo a privilegiare cotture più riscaldanti, quindi non più insalata cruda e pomodori, ma brodi, zuppe, verdure stufate o al forno. L’ideale è iniziare la cena con una zuppa di verdure miste di stagione o, se siamo poco abituati alle consistenze delle verdure, ad una bella crema di verdure (niente di complicato: basta cuocere le verdure e passarle con un frullatore).

Iniziando con una zuppa, sarà più facile tenerci leggeri a cena. Una cena autunnale ideale potrebbe essere: crema di verdura con qualche cucchiaio di farro integrale cotto; una proteina leggera (ceci o lenticchie stufati, oppure pesci, molluschi o crostacei con un sugo leggero); una mela o un altro frutto di stagione.

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3) ZZZ... (nel senso di sonno)

Un sonno ristoratore è importante tutto l’anno, ma è particolarmente importante in autunno, quando tutti i nostri sistemi di regolazione dell’energia si devono riprogrammare per tempi più bui.

Quindi evitiamo tè e caffé dopo cena e, soprattutto, evitiamo gli amichevoli, ma terribili per il sonno, schermi a luce azzurra (telefonini, tablet, schermi di PC). Se proprio non possiamo farne a meno, regoliamo l’illuminazione su “notturna”.

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4) Zonzo (nel senso di camminare)

Camminare a zonzo, cercando di rimanere concentrati sul momento presente, ad esempio i colori del cielo, o le facce delle persone, così come anche i rumori della strada, è un ottimo rigenerante, sia per le energie fisiche sia per qualle psichiche. Non c’è bisogno di diventare dei maratoneti: basta una mezz’oretta, a passo svelto ma consapevole, per 3-4 volte alla settimana.

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Scritto da

Stefano Erzegovesi
Stefano Erzegovesi

Medico psichiatra e nutrizionista, vive e lavora a Milano. È direttore del Centro per i Disturbi Alimentari dell'Ospedale San Raffaele di Milano e si occupa di divulgazione scientifica nell’ambito della sana alimentazione; sana per il corpo, per la mente e per l’ambiente in cui viviamo. Ama leggere di tutto, girare in moto senza meta e stare in cucina con i suoi bimbi a rendere appetitose le verdure. Il suo sogno, che poco a poco si sta avverando, è prendersi cura delle persone all'interno di una grande cucina; perché, mangiando bene, possiamo prevenire buona parte delle malattie croniche della nostra epoca e, già che ci siamo, vivere insieme agli altri in maniera più pacifica.

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