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Cibi iperproteici: “moda” del momento o vantaggio per la salute?

Scritto da Jessica Falcone | Oct 31, 2023 1:19:18 PM

Barrette, yogurt, biscotti, ma anche pasta, latticini, bevande: da diverso tempo i nostri scaffali sono quasi invasi da cibi industriali che si reclamano “ad alto contenuto proteico”.

Quando si parla di alimentazione iperproteica? Questo fenomeno è una “moda” (come il “senza olio di palma” di qualche anno fa) o ci sono studi che associano effettivamente un consumo di cibi iperproteici a un migliore stato di salute? E quali sono le accortezze da osservare?

La “proteina-mania”

Quante proteine servono davvero al nostro organismo per stare in salute? Recentemente sembra scoppiata una “proteina-mania”: più alto è l’apporto di proteine più si ha la percezione che possa far bene (o meglio) al nostro organismo. Se un tempo i prodotti iperproteici erano esclusivi di una nicchia di persone appartenenti al mondo dello sport, oggi il consumo di questi alimenti si è diffuso anche nel resto della popolazione.

Non parliamo di alimenti naturalmente ricchi in proteine, come ad esempio il parmigiano o la bresaola, ma di tutti quei prodotti che sull’etichetta nutrizionale dichiarano una percentuale maggiore di proteine rispetto ai loro prodotti analoghi e sono indicati come high protein (HP). Si va da prodotti a base di latte, come yogurt, creme, formaggi, a prodotti da forno come cracker, biscotti, pane, barrette.

L’importanza delle proteine

Va premesso che le proteine sono fondamentali per il nostro organismo. Dopo l’acqua infatti, sono la componente più abbondante nel nostro corpo, e svolgono molte funzioni:

  • strutturale: sono la componente principale di muscoli, pelle, unghie, capelli;
  • immunitaria: fungono da trasporto di diverse sostanze (ossigeno, minerali, lipidi);
  • regolatoria: costituiscono enzimi e ormoni che regolano l’attività delle cellule.

Secondo i LARN (livelli di assunzione di riferimento dei nutrienti) il fabbisogno proteico giornaliero attraverso l’alimentazione si attesta intorno a 0,8 grammi per Kg di peso corporeo per la popolazione adulta. Questa quota è abbondantemente raggiungibile tramite una dieta bilanciata ed equilibrata come quella mediterranea, in cui si ha un buon apporto di cereali integrali, legumi, carni magre, pesce azzurro e frutta secca a guscio, insieme ovviamente a verdura e frutta.

Anche chi fa sport, e che può avere un più alto fabbisogno proteico, può soddisfare il giusto apporto di proteine senza necessariamente ricorrere a prodotti confezionati addizionati di questo nutriente. L'eventuale necessità di un'integrazione proteica per chi fa sport ad alto livello deve essere valutata dal nutrizionista in base al tipo di sport e alle caratteristiche dell'atleta.

Fonti proteiche industriali vs. naturali

I cibi iperproteici nella maggior parte dei casi sono prodotti industriali ultra processati. Tra gli ingredienti si ritrovano sostanze il cui consumo quotidiano può aumentare il rischio di malattie metaboliche: addensanti, edulcoranti, zuccheri, grassi saturi (senza dimenticare che non sono neanche prodotti economicamente vantaggiosi).

Il consiglio allora è: facciamo sempre attenzione alle etichette nutrizionali, confrontando prodotti analoghi e leggendo la lista degli ingredienti. Scegliamo fonti proteiche naturali come legumi, pesce, carni bianche, cereali integrali. E chiediamo aiuto al nutrizionista per orientarci a compiere scelte individuali più corrette per un buono stato di salute.

 

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