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ATMPs: una discussione con il Segretario Generale di EUHA, Prof. Johan Van Eldere

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13 gen, 2025

Gli ATMP (Advanced Medicinal Products – letteralmente “Medicinali per Terapie Avanzate”) sono trattamenti all'avanguardia che potrebbero cambiare drasticamente la qualità e l'aspettativa di vita dei pazienti nei prossimi anni.

A questo proposito abbiamo intervistato Johan Van Eldere, Professore Emerito di Microbiologia presso l'Università Cattolica di Leuven e l'Università di Hasselt e Segretario Generale di EUHA (European University Hospital Alliance).

EUHA riunisce 11 ospedali universitari leader in Europa. Abbiamo avuto l'occasione di intervistare il Prof. Van Eldere durante l'Assemblea dei Membri EUHA che si è tenuta a Milano dall'11 al 14 novembre 2024, ospitata da IRCCS Ospedale San Raffaele e dall'Università Vita-Salute San Raffaele, segnando la conclusione dei sei mesi di presidenza congiunta UniSR-OSR di EUHA.

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Prof. Van Eldere, cosa sono gli ATMP?

ATMP è l'acronimo di Prodotti Medicinali per Terapie Avanzate; per la maggior parte delle persone sarebbe molto più chiaro se dicessimo semplicemente che si tratta di prodotti per la terapia cellulare e genica. Quando parliamo di ATMP ci riferiamo principalmente a cellule prelevate da un paziente che vengono modificate geneticamente e poi somministrate nuovamente al paziente, le quali possono, ad esempio, attaccare tumori, ripristinare una funzione che il paziente ha perso o correggere un difetto genetico.

Quali sono le sfide legate agli ATMP?

Gli ATMP sono farmaci promettenti: in alcuni casi possono curare malattie che fino a poco tempo fa potevano solo essere tenute sotto controllo, cambiando drasticamente la qualità e l'aspettativa di vita dei pazienti. Per portare gli ATMP sul mercato e renderli accessibili ai pazienti, è necessario seguire una certa procedura con l'EMA (Agenzia Europea per i Medicinali), come per qualsiasi altro farmaco. Tuttavia, l'attuale procedura dell'EMA è progettata per farmaci “chimici” e non è adatta né adattata agli ATMP.

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Per creare un farmaco, i costituenti vengono combinati in una reazione chimica talvolta molto complessa; se si utilizzano gli stessi ingredienti di base e le stesse condizioni chimiche, si ottengono sempre gli stessi prodotti. Questo processo può essere applicato per produrre farmaci in grandi quantità. Il problema con gli ATMP è che si parte da cellule di un paziente, che sono quindi diverse ogni volta data l’unicità di ogni paziente, e si trasformano geneticamente utilizzando, ad esempio, vettori virali. Questo rende molto più difficile prevedere quale sarà il prodotto finale e se avrà lo stesso effetto sui pazienti. Per questo motivo, ottenere un'autorizzazione per gli ATMP basata su procedure progettate per farmaci chimici è attualmente molto difficile.

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Il Prof. Johan Van Eldere

Un'altra difficoltà è che università, istituzioni accademiche o piccole e medie imprese non hanno personale, tempo e denaro sufficienti per affrontare la complessa procedura di approvazione dell'EMA. Inoltre, per questi enti è molto più difficile ottenere l'approvazione dall'EMA, poiché spesso producono prodotti mirati a malattie rare. I pazienti affetti da malattie rare sono per definizione pochi, dunque diventa molto più difficile seguire le procedure dell'EMA basate sui "trial controllati randomizzati": gli ospedali semplicemente non hanno abbastanza pazienti per formare due gruppi di pazienti, un gruppo a cui verrà somministrato il farmaco e un gruppo di controllo. Diventa quindi problematico valutare i farmaci per malattie rare con la stessa metodologia applicata per valutare i farmaci chimici.

In questo contesto, EUHA ha avviato EUCCAT, il Centro Europeo per le Terapie geniche e Cellulari, un gruppo trans-istituzionale e trans-nazionale che riunisce gruppi di ricerca di base, impianti di produzione, capacità di sperimentazione clinica e know-how traslazionale. EUCCAT persegue attivamente i suoi obiettivi attraverso il progetto JOIN4ATMP.

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Prof. Van Eldere, cos'è Join4ATMP?

Join4ATMP è un progetto di EUHA finanziato da Horizon Europe (il programma dell'UE per la ricerca e l'innovazione per il periodo 2021-2027). All'interno del progetto Join4ATMP stiamo cercando di sviluppare percorsi adattati per l’approvazione degli ATMP, per facilitare le istituzioni accademiche e le piccole e medie imprese nel portare questi nuovi farmaci sul mercato. Questo non sarebbe vantaggioso solo per il mondo accademico, ma anche per i pazienti! Il mondo dell'industria non è in generale interessato a sviluppare questi farmaci per molte malattie rare perché, da un punto di vista strettamente commerciale, questi prodotti non sono considerati interessanti. L'intero concetto di ATMP è meno adatto all'industria perché quest’ultima preferisce produrre farmaci in grandi quantità in modo da raggiungere molti pazienti. Dall'altra parte, il mondo accademico può dare un grande contributo allo sviluppo degli ATMP comportando un grande vantaggio per i pazienti e le loro famiglie. Per rendere ciò possibile, è necessario modificare le leggi che regolano l’introduzione degli ATMP sul mercato.

Presso l'IRCCS Ospedale IRCCS San Raffaele e l'Università Vita-Salute San Raffaele, molti ATMP sono attualmente in fase di sviluppo e studio. Per questo motivo credo sia stato particolarmente importante segnare la conclusione della presidenza congiunta di EUHA da parte di OSR-UniSR con una riflessione approfondita sugli ATMP.”

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Uno dei momenti chiave dell'incontro autunnale di EUHA a Milano è stato il Simposio intitolato “European Academia at the Forefront of Advanced Therapies Medicinal Products Development”, che ha esplorato soluzioni collaborative a livello europeo per allineare gli ATMP agli standard normativi, sottolineando l'urgenza dell'accessibilità e della sostenibilità economica per i pazienti in tutta Europa. Diversi ricercatori e clinici di UniSR hanno partecipato al Simposio: tra loro Chiara Bonini e Fabio Ciceri, professori ordinari di Malattie del Sangue UniSR, che sono intervenuti durante la sessione “From ATMPs to other innovative approaches in medicine: an academic perspective”.

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Alessandro Aiuti, professore ordinario di Pediatria UniSR, ha presieduto la sessione del Simposio “How to translate academic ATMP development into the regulatory context”. Il professor Aiuti ha ricordato che il Campus San Raffaele è all'avanguardia nello sviluppo e nello studio degli ATMP, dedicandosi attivamente sia alle opportunità sia alle sfide insite in questi trattamenti innovativi:

Le terapie avanzate sono ormai una realtà terapeutica e l’Istituto San Raffaele-Telethon per la terapia genica è stato tra i pionieri del campo, mettendo a punto una delle prime terapie geniche a raggiungere il mercato europeo, quella per l’immunodeficienza ADA-SCID, approvata nel 2016 e quella per la Leucodistrofia Metacromatica approvata in Europa e negli Stati Uniti. Accanto agli importanti successi in chiave terapeutica, l’Istituto ha continuato a lavorare per chiarire i meccanismi di base delle malattie e perfezionare le strategie di trasferimento genico, grazie al supporto della Fondazione Telethon e di importanti partner internazionali.

Oggi però la sfida non è più soltanto scientifica, ma economica: la sostenibilità di queste terapie, soprattutto quando mirate a patologie ultra-rare, è estremamente a rischio se non cambiano i modelli attuali di sviluppo, approvazione e rimborso. Per questo è importante la sinergia tra tutti gli stakeholder coinvolti, e l’Alleanza degli Ospedali Universitari di cui IRCCS Ospedale San Raffaele è parte può svolgere un ruolo cruciale nelle prossime sfide.”

Scritto da

Team Comunicazione UniSR
Team Comunicazione UniSR

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