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Immagini svelate: il doppio ritratto dei coniugi Lavoisier

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Immagini svelate: il doppio ritratto dei coniugi Lavoisier

4 feb, 2022

Nel lessico storico-artistico, un intervento in corso d’opera da parte dell’artista che riconfigura l’iconografia, la composizione o un qualche dettaglio (più o meno significativo) dell’immagine si definisce “pentimento”: è una pratica piuttosto comune nella pittura antica e moderna (la troviamo in autori di diverse epoche, come ad esempio Antonello da Messina, Leonardo da Vinci, Caravaggio, Jan Vermeer, Paul Cézanne).

Quali ragioni storiche e contestuali si celano dietro a tali interventi? Lo scopriamo in questo ciclo di quattro puntate dedicato a “Immagini svelate, tra scienza e storia”, con un focus sul periodo dal Rinascimento all’Età napoleonica.

 

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Il doppio ritratto dei coniugi Lavoisier

Uno degli incontri più ravvicinati ed emblematici tra arte e scienza durante l’Illuminismo è costituito dal celebre doppio ritratto dei coniugi Antoine-Laurent e Marie-Anne Pierrette Paulze Lavoisier, annoverabili tra i pionieri della chimica moderna, dipinto nel 1788 da Jacques-Louis David, il principale pittore neoclassico francese, ed esposto per la prima volta al Salon di Parigi nel 1789.

L’opera è conservata al Metropolitan Museum di New York, dove nel corso di un recente restauro conservativo, avviato nel 2019 e ora giunto a compimento, un’equipe di ricercatori ha compiuto analisi dettagliate e non invasive, realizzate attraverso riflettografia a infrarossi e macrofluorescenza a raggi X, che hanno permesso di individuare, sotto l’immagine a noi visibile e nota, significativi dettagli che ne caratterizzavano una precedente versione sottostante.

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Il dipinto attuale (a sinistra), il riflettogramma a infrarossi (al centro) e una mappa di distribuzione elementare combinata per piombo (bianco) e mercurio (rosso) ottenuta mediante macro fluorescenza a raggi X (MA-XRF, a destra); dipartimento della Conservazione dei Dipinti, The Metropolitan Museum of Art, New York. Originally published by S.A. Centeno, D. Mahon, F. Carò and D. Pullins, "Heritage Science" (Springer Open), 2021, https://doi.org/10.1186/s40494-021-00551-y and D. Pullins, D. Mahon, and S.A. Centeno. ‘The Lavoisiers by David: Technical Findings on Portraiture at the Brink of Revolution,' "Burlington Magazine," 2021, 163: 780–91.

 

Da ricchi aristocratici…

In questa prima versione del dipinto, i coniugi Lavoisier apparivano raffigurati come ricchi esponenti dell’aristocrazia parigina: lei era abbigliata con un grande cappello all’ultima moda, ornato di piume, nastri e fiori artificiali, posto su un’esuberante parrucca; lui con un raffinato abito dai bottoni dorati, seduto a un tavolo di mogano preziosamente decorato. Ulteriori dettagli contribuivano a connotare Antoine in quello che era allora il suo ruolo ufficiale di esattore delle tasse, come la presenza di alcuni documenti sul tavolo e di una libreria piena di incartamenti sullo sfondo.

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Jacques-Louis David, Antoine-Laurent and Marie-Anne Pierrette Paulze Lavoisier (particolare), 1788, The Metropolitan Museum of Art, New York. Mappa di distribuzione elementare combinata per piombo (bianco) e mercurio (rosso) ottenuta mediante macro fluorescenza a raggi X (MA-XRF); dipartimento della Conservazione dei Dipinti, The Metropolitan Museum of Art, New York. Originally published by S.A. Centeno, D. Mahon, F. Carò and D. Pullins, "Heritage Science" (Springer Open), 2021, https://doi.org/10.1186/s40494-021-00551-y and D. Pullins, D. Mahon, and S.A. Centeno. ‘The Lavoisiers by David: Technical Findings on Portraiture at the Brink of Revolution,' "Burlington Magazine," 2021, 163: 780–91.

 

…a moderni scienziati

Nella versione finale, tutto questo è scomparso, per lasciare posto alla loro immagine di moderni scienziati che incarnano gli ideali dell’Illuminismo, connotati dai propri strumenti di lavoro che ne definiscono il ruolo cruciale per la chimica moderna. L’abbigliamento di entrambi si è fatto più austero, mentre i documenti e la libreria hanno lasciato il posto, in primo piano, proprio ad alcuni apparecchi scientifici da loro utilizzati per le loro significative scoperte, relative alla natura dell’ossigeno e alla composizione chimica dell’acqua.

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Dettagli degli apparecchi scientifici dipinti. Jacques-Louis David, Antoine-Laurent and Marie-Anne Pierrette Paulze Lavoisier (particolari), 1788, The Metropolitan Museum of Art, New York.

 

Le motivazioni del “pentimento”

La particolarità di questa circostanza sta nel rapporto diretto ed esplicito tra i cambiamenti presenti nel dipinto di David e le motivazioni storiche e contestuali che li hanno indotti. L’innovativa concezione del doppio ritratto qui proposta dall’autore, che si allontana dai modelli in uso all’epoca, mette infatti al centro dell’attenzione il crescente valore della ricerca scientifica rispetto ai segni esteriori dello status sociale.

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Riallestimento del ritratto di David alle European Paintings Galleries del Met nel 2020, a seguito del trattamento conservativo e delle analisi condotte. Photo credit: Eddie Knox © Oxford Films, 2020; https://www.metmuseum.org/perspectives/articles/2021/9/david-lavoisier-conservation

 

Proprio nel 1789, le teorie di Lavoisier furono pubblicate nel suo Traité élémentaire de chimie (Trattato di chimica elementare), che includeva anche tredici dettagliate illustrazioni eseguite dalla moglie, sua attiva collaboratrice e allieva dello stesso David (in fondo sulla sinistra, si riconosce una cartella di suoi disegni). L’orgoglio per la propria professione è sottolineato anche dallo sguardo di Marie, direttamente rivolto all’osservatore del dipinto.

È verosimile che queste scelte del pittore siano maturate anche in accordo con i protagonisti ritratti, e può in parte anche essere dovuta alla volontà di cancellare le tracce dei loro rapporti con l’Anciet Régime, sempre più inviso ai rivoluzionari francesi, sostituendo all’immagine di un ricco esattore delle tasse che poteva permettersi i capricci di abiti alla moda e mobili pregiati quella di un sobrio e rigoroso scienziato: ciononostante, la situazione di crescente intolleranza porterà nel 1794 alla decapitazione di Antoine alla ghigliottina.

 

 

 

References

Scritto da

Francesca Pola
Francesca Pola

Storica dell’arte e curatrice, è professoressa associata di storia dell’arte contemporanea UniSR, dove collabora a ICONE, Centro Europeo di Ricerca di Storia e Teoria dell’Immagine. È stata Fulbright Distinguished Lecturer Chair in Italian Studies alla Northwestern University di Evanston (Chicago) e ha curato centinaia di mostre e pubblicazioni dedicate alle diverse forme di espressione artistica nella contemporaneità: dal disegno alla pittura, dalla scultura all’installazione, dalla fotografia ai nuovi media. Ritiene che tutta l’arte sia (stata) contemporanea e considera la creatività artistica uno degli spazi privilegiati in cui costruire dialoghi tra individualità, discipline, epoche, culture.

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