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Obesità: impatti a lungo termine sulla salute e strategie di prevenzione

Cultura e società

27 feb, 2025

Marzo è il mese dei D-NA (Disturbi della Nutrizione e dell'Alimentazione), un'occasione per riflettere sull'importanza della nutrizione e delle scelte consapevoli per la nostra salute. Tra le sfide più urgenti legate all'alimentazione c'è l'obesità, una condizione complessa e multifattoriale che va oltre il semplice concetto di peso corporeo. Comprendere le sue cause, le conseguenze a lungo termine e le strategie di prevenzione è fondamentale per promuovere un approccio più informato e inclusivo alla salute pubblica.

Ne parliamo con la dott.ssa Aurora Merolla, specializzanda in Medicina Interna presso l’Università Vita-Salute San Raffaele.

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Comprendere l'obesità

L'obesità è una condizione patologica con un chiaro fondamento biologico, caratterizzata da un eccesso di grasso corporeo derivante da uno squilibrio tra l'energia assunta con l'alimentazione, immagazzinata nel tessuto adiposo, e l’energia consumata dall'organismo. Le cause dell'obesità sono multifattoriali e includono fattori genetici, fisiologici, comportamentali e ambientali. La disponibilità di alimenti ultra-processati, lo stress, la carenza di sonno e la sedentarietà rappresentano fattori predisponenti.

Il grasso in eccesso non si distribuisce in modo uniforme ma tende ad accumularsi in sedi atipiche, diventando disfunzionale e favorendo l’instaurarsi di uno stato infiammatorio cronico, che aumenta il rischio di patologie sistemiche. In particolare, il grasso viscerale è particolarmente dannoso poiché contribuisce a disfunzioni metaboliche che possono compromettere il corretto funzionamento di organi vitali, rendendo l’obesità, di fatto, una malattia sistemica.

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Obesità e salute metabolica: le conseguenze a lungo termine sulla salute

L'obesità rappresenta una sfida complessa per la salute pubblica ed è in costante aumento nei paesi occidentali, con circa il 25% della popolazione adulta affetta da questa condizione. Non si tratta solo di una questione di peso corporeo, ma è definita come una malattia cronica e recidivante che comporta rischi significativi per la salute metabolica, cardiovascolare e generale, influenzando negativamente la qualità della vita.

 

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A lungo termine, l'obesità favorisce lo sviluppo di patologie come l'insulino-resistenza e il diabete di tipo 2, l'ipertensione arteriosa e le dislipidemie, che a loro volta aumentano il rischio di eventi cardiovascolari gravi, come infarti e ictus. Può inoltre predisporre a patologie osteoarticolari, oltre a compromettere la funzionalità e la massa muscolare, dando origine a una condizione nota come obesità sarcopenica.

Quest'ultima si associa a un aumento del rischio di mortalità, comorbidità e sindromi geriatriche, come la fragilità e la perdita di autonomia. Infine, l'obesità può influenzare negativamente la qualità del sonno e della respirazione, come avviene nella sindrome delle apnee ostruttive del sonno. Tutte queste condizioni, nel lungo termine, possono compromettere un invecchiamento in salute.

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Diagnosi e approccio clinico

Un approccio olistico al paziente che vive con obesità è fondamentale per una diagnosi accurata e una valutazione completa delle condizioni associate, andando oltre il semplice peso corporeo.

Distinguere tra obesità preclinica e obesità clinica (quando le complicanze metaboliche e organiche associate all’eccesso di adiposità sono già manifeste) potrebbe aiutare a ottimizzare le strategie di prevenzione e trattamento.

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Prospettive terapeutiche, consapevolezza ed approccio empatico

Riconoscere l'obesità come una condizione complessa e multifattoriale è essenziale per sviluppare strategie di prevenzione e trattamento efficaci, in grado di considerare tutti i fattori che ne influenzano l’insorgenza e la progressione.

La perdita di peso intenzionale, soprattutto se significativa e mantenuta nel tempo, è associata a una riduzione del rischio cardiovascolare. Negli ultimi anni, la ricerca ha compiuto significativi progressi nella gestione dell’obesità, mettendo a disposizione terapie farmacologiche innovative che non solo permettono la perdita di peso, ma hanno mostrato anche importanti benefici sulla salute cardiovascolare e sulla qualità della vita. Il trattamento dell’obesità, infatti, non si limita alla riduzione del peso corporeo, ma ha come obiettivo primario il miglioramento globale dello stato di salute e del benessere della persona.

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Tuttavia, affinché i benefici siano duraturi, è necessario un impegno costante sia da parte del singolo che degli operatori sanitari. Poiché l'obesità è il risultato dell’interazione tra fattori genetici, ambientali e comportamentali, il suo trattamento richiede un approccio multidisciplinare che coinvolga medici, nutrizionisti, psicologi e specialisti dell’attività fisica.

Comprendere i meccanismi alla base di questa patologia e decidere di intraprendere un percorso terapeutico mirato, con il giusto supporto, rappresenta un vero atto di cura verso sé stessi e può realmente fare la differenza per la propria salute futura.

Scritto da

Team Comunicazione UniSR
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