Fare ricerca in medicina molecolare per migliorare la pratica in odontoiatria. È l’obiettivo di Luca Coccoluto, neolaureato in Odontoiatria e Protesi Dentaria all’Università Vita-Salute San Raffaele e oggi dottorando in Medicina Molecolare sotto la supervisione del Professor Roberto Rotundo, titolare dell’Insegnamento di Parodontologia nel Corso di Laurea in Odontoiatria e Protesi Dentaria della facoltà di Medicina e Chirurgia della nostra università.
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Il Dott. Luca Coccoluto
Dai primi passi in laboratorio al dottorato in UniSR
«Prima di cominciare il dottorato, ho mosso i primi passi nella ricerca per svolgere la mia tesi di laurea nel laboratorio di Neuroimmunologia guidato dal Professor Gianvito Martino, Prorettore alla Ricerca e alla Terza Missione UniSR e Direttore Scientifico dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano, sotto la supervisione diretta della Professoressa Paola Panina. Grazie a questa esperienza, ho potuto toccare con mano come la ricerca possa indirizzare la pratica clinica e viceversa», racconta Luca.
Per la sua tesi di laurea, Luca ha studiato in laboratorio come gli osteoblasti, le cellule dell’osso, si comportano a contatto con diversi tipi di biomateriali utilizzati in parodontologia, la branca dell’odontoiatria che si occupa dei tessuti di supporto del dente, e chirurgia orale.
L’obiettivo del progetto di laurea era valutare la biocompatibilità dei materiali di innesto osseo: «Volevamo capire se questi biomateriali normalmente usati nella pratica odontoiatrica fungessero solo da impalcatura per le cellule, o se potessero avere un ruolo biologicamente attivo, per esempio influenzando il differenziamento di nuove cellule dell’osso», spiega.
Il risultato ha mostrato come questi biomateriali siano altamente biocompatibili e in grado di supportare l’osteogenesi in difetti ossei.
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Osteoblasti 3D: scaffold studiati nella tesi del Dott. Coccoluto con le cellule in adesione (in verde) sulla loro superficie, osservate in stereomicroscopia a fluorescenza. Gentile concessione del Dott. Coccoluto
Durante le giornate trascorse in laboratorio, tra le colture di cellule a cui badare, quaderni di laboratorio da aggiornare e la discussione continua con i colleghi e le colleghe, Luca si appassiona alla ricerca scientifica e decide così di continuare su questa strada.
«Ho capito che fare ricerca mi avrebbe permesso di rispondere ad alcune domande che sorgevano nella pratica clinica, e viceversa, che la pratica clinica poteva offrire risposte ad alcune domande che potevano sorgere attraverso la ricerca. E ho capito che potevo trovare questa sinergia tra ricerca e clinica continuando con un percorso di dottorato proprio qui in UniSR. Qui, infatti, la formazione dei/delle giovani scienziati/e è avvantaggiata dalla vicinanza e dalla collaborazione con l’Ospedale San Raffaele e dal nostro coinvolgimento nei progetti clinici e di ricerca già durante i corsi di laurea», dice Luca.
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Un dottorato per rispondere a domande cliniche reali
Dal primo novembre 2025, Luca ha così cominciato in UniSR il suo dottorato con curriculum in Medicina Clinica e Sperimentale, introdotto da quest’anno e per la prima volta in odontoiatria, dal Prof. Roberto Rotundo. Luca è infatti il primo studente della scuola a essere impegnato in un progetto di ricerca in odontoiatria.
Il progetto ha l’obiettivo di studiare gli effetti a lungo termine della clorexidina, un antisettico, sulle cellule gengivali in terapia parodontale. Quest’ultima comprende l’insieme delle procedure che trattano le malattie parodontali, condizioni infiammatorie dei tessuti di supporto del dente, come le gengive. «In condizioni avanzate, a causa dell’infiammazione cronica, i tessuti gengivali si deteriorano e si ritirano progressivamente. Da ultimo, questa condizione può causare addirittura la perdita del dente», spiega Luca.
Sebbene la clorexidina sia ampiamente utilizzata in parodontologia, alcuni studi in letteratura sembrano porre dei dubbi sulla sua completa biocompatibilità tissutale, ma la comunità scientifica è ancora divisa al riguardo.
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Smiley Lab UniSR. Photo credit: Marco Scarpa
«Uno dei vantaggi della clorexidina è la sua cosiddetta substantività, cioè la capacità di legarsi a lungo ai tessuti orali, come quelli gengivali, ed essere rilasciata nel tempo in concentrazioni efficaci per esercitare la sua azione antisettica. Anche per questa sua caratteristica, la clorexidina viene ampiamente utilizzata in odontoiatria, ma negli ultimi anni sono stati pubblicati alcuni lavori che sembrano indicare la presenza di alcuni effetti collaterali. L’antisettico, infatti, potrebbe rallentare la riparazione delle ferite gengivali, portando così a un effetto paradossale», spiega Luca.
Nelle fasi iniziali del suo progetto di dottorato, Luca e colleghi hanno dunque condotto una revisione sistematica e metanalisi della letteratura scientifica per raccogliere informazioni sull’uso della clorexidina e programmare gli esperimenti successivi. Tra questi, ci sono esperimenti in vitro per testare gli effetti della clorexidina su colture di fibroblasti gengivali umani e valutare come queste cellule rispondono in termini di vitalità e funzione.
«Con il mio progetto di dottorato vogliamo dunque indagare gli effetti a lungo termine della clorexidina sulle cellule, e capire se, come e in quali circostanze questo antisettico sia indicato nella terapia parodontale. Facendo ricerca sulla biochimica e gli effetti clinici della clorexidina, speriamo così di fornire indicazioni a meglio indirizzarne l’utilizzo nella pratica odontoiatrica», spiega Luca.
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Fibroblasti gengivali umani osservati su un substrato bidimensionale. Gentile concessione del Dott. Coccoluto
Il dottorato per Luca rappresenta l’inizio di un percorso con cui vuole crescere e affermarsi come ricercatore: «Fra tre anni, alla fine del percorso, spero di essere in grado di gestire autonomamente anche più di un progetto di ricerca in parallelo. Sono ancora all’inizio, ma il mio obiettivo finale è contribuire allo sviluppo di una parodontologia più moderna, biologicamente fondata e innovativa», aggiunge.
«L’esempio di Luca mostra ai/alle nostri/e studenti/esse del Corso di Laurea in Odontoiatria la possibilità di seguire un percorso formativo post-laurea rivolto specificamente alla ricerca, oltre alle specialità professionalizzanti già attive presso la nostra Unità Operativa. Questi progetti sono resi possibili anche grazie alla collaborazione con aziende del settore dentale, come nel caso specifico la Curasept S.p.A., che ringrazio per il sostegno datoci. UniSR si conferma così un luogo di incontro virtuoso tra interesse scientifico ed aziende private intente a sviluppare i loro prodotti ed il proprio know-how.
Non da ultimo voglio ringraziare inoltre il Professor Enrico Gherlone, Magnifico Rettore dell’Università Vita-Salute San Raffaele, nonchè Direttore del Corso di Laurea in Odontoiatria per il suo costante sostegno alle nostre attività di ricerca», conclude il Professor Roberto Rotundo.