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Usare gli antibiotici in modo prudente e consapevole

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Usare gli antibiotici in modo prudente e consapevole

12 ott, 2023

Il 18 novembre ricorre la Giornata europea sull’uso consapevole degli antibiotici promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, con l’obiettivo di sensibilizzare il pubblico sulla minaccia dell’antibiotico-resistenza e sull’importanza di un uso prudente degli antibiotici.

L’OMS ha dichiarato la resistenza antimicrobica uno dei 10 principali problemi sanitari mondiali, un fenomeno preoccupante di salute globale che richiede un approccio multisettoriale e che può essere contrastato anche mediante la collaborazione dei singoli individui nella propria vita quotidiana.

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Antimicrobico-resistenza

L’antimicrobico-resistenza è la capacità di microrganismi (batteri, virus, funghi, parassiti) di resistere agli effetti dei farmaci antimicrobici. Lo sviluppo di resistenza ad antimicrobici è un fenomeno biologico naturale, legato alla capacità di adattamento dei microrganismi a stimoli esterni, ed è stata descritta anche precedentemente all’uso umano di farmaci antimicrobici [1,2]. Tuttavia, l’introduzione di prodotti antimicrobici per l’utilizzo in esseri umani e animali e in agricoltura ha accelerato la selezione di microrganismi resistenti.

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Antibiotici vs. antivirali: facciamo chiarezza

Gli agenti antimicrobici comprendono antibiotici (o, più correttamente, antibatterici), antivirali, antimicotici e antiparassitari. Questi farmaci sono agenti sviluppati per contrastare le infezioni, ma agiscono su diversi tipi di microrganismi.

Gli antibiotici agiscono principalmente contro i batteri, mentre gli antivirali agiscono contro i virus. In caso di un quadro infettivo verosimilmente virale (come ad esempio una infezione delle alte vie respiratorie), l’assunzione di antibiotici non è pertanto efficace, ed oltre ad essere associata ad un rischio di eventi avversi (come per qualunque altro farmaco), contribuisce potenzialmente alla selezione di microrganismi resistenti.

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Resistenza antimicrobica, un fenomeno allarmante

La resistenza antimicrobica è preoccupante [3] per il suo potenziale di compromettere l’efficacia degli strumenti principali per il trattamento delle infezioni. L’uso inappropriato degli agenti antimicrobici contribuisce in modo significativo all'emergere di ceppi resistenti, rendendo inefficaci i trattamenti disponibili, e con conseguenze notevoli in termini di morbidità e mortalità. [4]

Inoltre, le procedure mediche, anche di routine, diventano più rischiose a causa dell’aumento del rischio di infezioni difficili da trattare, e i ceppi resistenti possono diffondersi nelle strutture sanitarie, rappresentando una minaccia non solo per il singolo paziente ma per l’intera comunità. Anche l’onere economico è notevole, con un aumento dei costi sanitari dovuto al prolungamento della malattia e dell’ospedalizzazione e alla necessità di trattamenti più costosi, non di prima linea.

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Azioni contro la resistenza antimicrobica

Affrontare la resistenza antimicrobica richiede un approccio globale e multisettoriale che coinvolga governi, sistemi sanitari, industria farmaceutica, agricoltura e organizzazioni internazionali. Diverse iniziative e strategie sono state implementate a livello globale per contrastare la resistenza antimicrobica.

In particolare, sono stati sviluppati piani d’azione globali [5], principalmente guidati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità in collaborazione con altri organismi internazionali per fornire linee guida e raccomandazioni condivise, e piani d’azione nazionali [6] e regionali, più focalizzati sulla gestione della problematica a livello locale.

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Fondamentali sono i sistemi di sorveglianza e monitoraggio [7,8] della diffusione dei microrganismi resistenti, al fine di incrementare le conoscenze sulla situazione epidemiologica e velocizzare interventi di controllo. All’interno delle strutture sanitarie sono stati sviluppati programmi di antimicrobial stewardship [9], mirati ad ottimizzare l’utilizzo degli antimicrobici promuovendo pratiche prescrittive appropriate con utilizzo dei farmaci corretti, alla dose adeguata e per la durata congrua per la patologia in trattamento, con lo scopo di minimizzare l’uso inappropriato di queste molecole.

Infine, fondamentale è il cosiddetto approccio “One Health” [10], definito come “un approccio integrato e unificante che mira a bilanciare e ottimizzare in modo sostenibile la salute di persone, animali ed ecosistemi”, che riconosce pertanto l’impatto dell’utilizzo degli antimicrobici non solo in ambito umano ma anche animale e ambientale.

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Una responsabilità collettiva che coinvolge ogni individuo

La lotta alla resistenza antimicrobica è una responsabilità collettiva che coinvolge anche i singoli individui nella propria vita quotidiana. Sono fondamentali un uso responsabile degli antibiotici, che vanno assunti solo sotto prescrizione, evitando pertanto l’automedicazione, e le pratiche igieniche quotidiane, come il lavaggio delle mani, per prevenire lo sviluppo e la diffusione di infezioni.

È cruciale la sensibilizzazione alle vaccinazioni raccomandate, in primis per prevenire infezioni batteriche che potrebbero richiedere utilizzo di antibiotici, e inoltre per ridurre il rischio di infezioni virali che potrebbero erroneamente portare all’uso di antibiotici anche se non necessari.

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Articolo a cura della Prof.ssa Antonella Castagna, Ordinario di Malattie Infettive UniSR, Direttore della Scuola di Specializzazione in Malattie Infettive e Primario Unità "Malattie Infettive" dell'IRCCS Ospedale San Raffaele, e del Dott. Marco Ripa, Ricercatore in Malattie Infettive UniSR.

 

References

[1]     Larsen J, Raisen CL, Ba X, Sadgrove NJ, Padilla-González GF, Simmonds MSJ, et al. Emergence of methicillin resistance predates the clinical use of antibiotics. Nature 2022;602:135–41.

[2]     Darby EM, Trampari E, Siasat P, Gaya MS, Alav I, Webber MA, et al. Molecular mechanisms of antibiotic resistance revisited. Nat Rev Microbiol 2023;21:280–95.

[3]     Ten health issues WHO will tackle this year n.d. https://www.who.int/news-room/spotlight/ten-threats-to-global-health-in-2019 (accessed October 1, 2023).

[4]     Antimicrobial Resistance Collaborators. Global burden of bacterial antimicrobial resistance in 2019: a systematic analysis. Lancet 2022;399:629–55.

[5]     Global Action Plan on Antimicrobial Resistance. Microbe Wash DC 2015;10:354–5.

[6]     EpiCentro. Piano Nazionale di Contrasto all’Antibiotico-Resistenza (PNCAR) 2022-2025 n.d. https://www.epicentro.iss.it/antibiotico-resistenza/pncar-2022 (accessed October 1, 2023).

[7]     Surveillance and disease data for antimicrobial resistance. European Centre for Disease Prevention and Control 2010. https://www.ecdc.europa.eu/en/antimicrobial-resistance/surveillance-and-disease-data (accessed October 1, 2023).

[8]     Global antimicrobial resistance and use surveillance system (GLASS) n.d. https://www.who.int/initiatives/glass (accessed October 1, 2023).

[9]     Dyar OJ, Huttner B, Schouten J, Pulcini C. What is antimicrobial stewardship? Clin Microbiol Infect 2017;23:793–8.

[10]  Tripartite and UNEP support OHHLEP’s definition of “One Health” n.d. https://www.who.int/news/item/01-12-2021-tripartite-and-unep-support-ohhlep-s-definition-of-one-health (accessed October 1, 2023).

 

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